Pubblicato su politicadomani Num 89 - Marzo 2009

Grandi opere
Parla napoletano la prima ferrovia d’Italia

Dalla Società per le Ferrovie Napoletane alla S.E.P.S.A., una storia dei trasporti pubblici di Napoli lunga 126 anni
Ciro La Rosa

Dalla stazione terminale di Napoli-Montesanto partono le linee della Cumana e della Circumflegrea. Esse si sviluppano per il 40% sul territorio di Napoli e il 60% sui comuni limitrofi. Congiungendosi a Torregaveta, le due linee costituiscono un anello attorno alla città che serve l’intera area con una doppia linea ferroviaria.

La Ferrovia Cumana
Nel 1883 nasce a Roma la “Società per le Ferrovie Napoletane”  costituita da imprenditori belgi, con sede in Bruxelles, che già avevano in gestione le “Ferrovie Nord Milano”. Alla società era stato affidato il compito di costruire e gestire la “Ferrovia Cumana”, una ferrovia dai costi di trasporto economici che da Napoli arrivava a Torregaveta passando per i comuni di Pozzuoli e di Cuma: un collegamento rapido con tutto il litorale Flegreo. La prima tratta, Montesanto-La Pietra (frazione attigua a Bagnoli), nasce il 1° luglio 1889 e già l’anno dopo arriva a Pozzuoli e poi a Cuma. Progettista dell’opera è l’ing. Giulio Cesare Melisurgo, nobile napoletano.
La ferrovia Cumana si segnalò subito come mezzo di comunicazione e trasporto utilissimo per la cittadinanza ed il turismo balneare. Infatti, con una felice intuizione fu messo in vendita un biglietto che, oltre ad usufruire del viaggio di andata e ritorno, dava anche la possibilità di accedere ad uno dei lidi balneari presenti sulla linea. In seguito arrivò un pacchetto “tutto compreso” che includeva il viaggio, l’ingresso ai lidi balneari e anche escursioni ai numerosi siti archeologici che costellano il litorale Flegreo e che sono serviti dalla linea ferroviaria: il Tempio di Serapide e l’anfiteatro Flavio a Pozzuoli; gli scavi di Cuma, Baia, Bacoli; il lago d’Averno; Centocamerelle; il Tempio di Venere; il castello di Baia col sacello degli Augustali; la Piscina Mirabile, e così via. Il pacchetto comprendeva anche il pranzo ed altri conforts.
Nel 1927 venne messa in pensione la locomotiva a vapore  ed il 3 luglio dello stesso anno fu inaugurata la nuova linea elettrificata.
Nel 1938 subentrò la S.E.P.S.A. (Società per l’Esercizio di Pubblici Servizi Anonima) che faceva capo alla nuova proprietaria “l’Ente Autonomo Volturno”, azienda principe, all’epoca, nel campo dell’elettricità e dei trasporti.
Il tracciato della linea Cumana è di circa 20 Km. Nel 1975 sono cominciati i lavori di raddoppio del tracciato della linea. Nel 1990 è stato inaugurato il fabbricato della Direzione dell’Esercizio della ferrovia, con una rimessa per le operazioni di piccola manutenzione del materiale rotabile.
La linea Cumana farà parte del sistema Metropolitano di Napoli (identificata come linea 8 della metropolitana). Già oggi, alla stazione “Mostra” (la fermata per la Mostra d’Oltremare di Fuorigrotta)  è in funzione l’interscambio con la linea 6 della metropolitana.

La Ferrovia Circumflegrea
Negli anni ’50 del secolo scorso furono affidati alla S.E.P.S.A. i lavori di costruzione della Ferrovia Circumflegrea che collega Napoli a Licola e Torregaveta attraversando l’entroterra Flegreo. La linea fu venne aperta all’esercizio nel 1962. essa si snoda per 27 km, partendo da Montesanto fino ad arrivare a Cuma e Licola. Nel 1987 è stato inaugurata l’officina di Quarto (comune Flegreo) dove vengono effettuate le grandi riparazioni del materiale rotabile. Dal 1975, come per la linea Cumana, anche per la Circumflegrea ci sono in corso lavori per il  raddoppio della linea. Nel 1999 è stato inaugurato il nuovo deposito di elettrotreni: 120.000 mq in Quarto, che ospitano sei binari per la manutenzione dei treni, con un capannone di oltre 500 mq.
Sulla linea della Circumflegrea, tra le stazioni di Montesanto e Piave, grazie ad un accordo con la regione Campania ed il comune di Napoli, è in via di esecuzione il progetto e le relative opere di attuazione per il futuro nodo d’interscambio con la linea 1 della metropolitana collinare, Piazza Quattro Giornate-Via Cilea.
È previsto un prolungamento della linea da Licola a Mondragone e il collegamento tra la Circumflegrea e le Ferrovie dello Stato a nord di Napoli-Nuovo Aeroporto di Grazzanise.

La stazione terminale di Montesanto
È durato tre anni, dal 2005 al maggio del 2008 il rifacimento della stazione terminale di Montesanto. Un mega progetto che è un interscambio fra le linee Cumana, Circumflegrea, la funicolare di Montesanto e la linea 2 della metropolitana.
La direzione dei lavori fu affidata all’ing. Luciano Campobasso, al responsabile unico del procedimento ing. Armando Allagrande, ai progettisti “Ati Tecnosistem SpA”, all’arch. Silvio d’Ascia. Il volume antico è stato rispettato e valorizzato grazie al nuovo corpo esterno in struttura d’acciaio e lamine di vetro per la funicolare sul fronte nord. L’ampia hall, che funge da zona d’attesa comune per i due capolinea, è stata realizzata in vetrate con un sistema di tre capriate longitudinali in acciaio che riprendono il motivo della restaurata loggia liberty ricoperta di lastre di vetro. La stazione so presenta come un moderno balcone su piazza Montesanto. La copertura in vetro è di circa 1.000 mq, inoltre, sulle pareti laterali dell’area banchine, anch’esse in struttura di vetro, vi è l’installazione di fotografie realizzate dal celebre fotografo napoletano Mimmo Iodice che mostrano le varie tappe archeologiche del percorso mitologico della linea Cumana,.
La S.E.P.S.A. oggi, quale concessionario della regione Campania, gestisce le linee ferroviarie di Montesanto, il servizio autolinee tra Napoli e il litorale Flegreo, e il servizio di autolinee dell’isola di Procida ed Ischia. Dal 1997 la società aderisce al Consorzio “Napolipass”, per la realizzazione della tariffa “GiraNapoli” e “Unico Campania”, inerente il servizio di trasporto pubblico del comune di Napoli.
È inoltre in via di realizzazione (dal 2000) l’opera di connessione intermedia tra le due linee ferroviarie con una bretella di collegamento tra la stazione “Mostra” (Linea Cumana) e “Soccavo” (linea Circumflegrea) nel cui complesso saranno costruite le stazioni ferroviarie di Monte Sant’Angelo
(presso la nuova Università), il parco San Paolo e via Terracina.
[L’articolo è pubblicato su www.ilportaledelsud.org. Con il permesso dell’autore]


 

 

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